Premesso che:
su segnalazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in particolare del Dipartimento dell'ICQRF, l'autorità antitrust ha comunicato l'avvio di 14 istruttorie contro un uguale numero di caseifici in Lombardia che acquistano latte crudo direttamente dagli allevatori, al fine di verificare la presenza di eventuali pratiche sleali ai danni delle aziende agricole fornitrici di latte;
l'eventuale presenza di cartelli sul mercato porterebbe infatti ad un abbassamento artificiale del prezzo della materia prima determinando un'alterazione delle regole della concorrenza, su cui sta indagando l'autorità;
se pure si accolgono con favore tali interventi, anche alla luce delle criticità emerse nei mesi della pandemia ed ampiamente denunciate con precedenti atti di sindacato ispettivo, è necessario adottare un intervento strutturato che impedisca il verificarsi di tali pratiche sleali, le quali portano ad un inevitabile abbassamento dei prezzi del latte, costringendo molti allevatori addirittura alla chiusura;
la crisi degli allevamenti italiani, ampiamente denunciata in precedenza dal primo firmatario, ed emersa in tutta la sua gravità nella fase di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, rischia di apparire irrecuperabile, anche a seguito del prospettato crollo del prezzo del latte alla stalla per l'anno 2021;
per il nuovo anno si parla infatti di fissare il prezzo del latte a 35 centesimi al litro, determinando un evidente calo dei redditi in una regione, come la Lombardia, che produce circa il 40 per cento di tutto il latte italiano;
è necessario che il Governo esprima una chiara posizione sul futuro della zootecnia da latte italiana, mettendo in atto azioni a tutela degli allevatori, che contemplino anche la possibilità di introdurre nella filiera una maggiore trasparenza che incentivi gli operatori a comportamenti più virtuosi,
si chiede di sapere quale sia la strategia che il Ministro in indirizzo intende mettere in atto a sostegno della zootecnia da latte italiana al fine di restituire al comparto, che rappresenta una delle più importanti eccellenze del made in Italy, una crescita duratura.